Il muscolo retto addominale è uno dei muscoli principali della parete addominale anteriore.
Esiste il muscolo retto addominale destro e il muscolo retto addominale sinistro. I muscoli retti sono separati dalla linea alba che è una sottile banda di tessuto connettivo.
La "diastasi" consiste nell'allontanamento della parte destra dalla parte sinistra del muscolo retto addominale, le quali si allargano, allontanandosi della linea mediana. Correttamente si definisce diastasi una distanza tra i muscoli retti superiore ai 2 cm, una distanza inferiore è, infatti, considerata normale e fisiologica.
La diastasi può essere sovraombelicale, sottombelicale o riguardare tutta la linea alba nella sua lunghezza.

La diastasi addominale è una conseguenza principalmente della gravidanza. L'utero in accrescimento aumenta la pressione addominale e assieme a un nuovo equilibrio ormonale, favorisce l'assottigliamento dei tessuti connettivi. Si tratta di un fenomeno fisiologico che tende a risolversi generalmente entro un anno dal parto. Se però l'addome rilassato perdura anche dopo, se si gonfia in maniera esagerata dopo ogni pasto, se non migliora nonostante attività fisica costante o se è presente un'ernia ombelicale, è probabile che si sia in presenza di una diastasi addominale post-partum.
Sapevi che una donna su tre dopo il parto presenta una diastasi dei muscoli retti?
Tuttavia, la diastasi può interessare anche gli uomini, dal momento che,può essere causata anche da altri fattori.
Diastasi: le cause
- Gravidanza;
- Indebolimento muscolare causato da sforzi eccessivi o interventi chirurgici addominali;
- Tosse cronica e malattie respiratorie che aumentano la pressione endoaddominale,
- Attività fisica eccessiva;
- Obesità;
Viene spesso erroneamente identificata come una problematica estetica ma al disagio estetico che caratterizza questa condizione si associano numerosi altri sintomi di tipo funzionale.
Diastasi: i sintomi
• dolori alla schiena e problemi di postura;
• dolori alle anche e al bacino;
• incontinenza urinaria o fecale a riposo e sotto sforzo;
• ernia ombelicale e della linea mediana;
• gonfiore e nausea;
• difficoltà digestive e respiratorie;
• dolore durante i rapporti sessuali;

I muscoli retti addominali non più uniti "a cerniera" non garantiscono più una funzione di contenimento degli organi interni, i quali premendo verso l'esterno danno l'aspetto del gonfiore e possono fuoriuscire creando ernie.
I muscoli retti lontani tra loro perdono la funzione di stabilizzazione del tronco e alterando la meccanica del bacino provocano problemi alla schiena, alle anche e posturali. Inoltre, i muscoli della parete addominale costituiscono un’unità con i muscoli del pavimento pelvico, pertanto la debolezza muscolare che caratterizza la diastasi dei retti si traduce in una perdita di tono del pavimento pelvico e quindi nella comparsa di incontinenza urinaria/fecale.
Per attestare la presenza di una diastasi è indispensabile eseguire una visita clinica. Può essere utile in presenza di ernie eseguire anche un'ecografia o una TAC.
La fisioterapia attraverso esercizi di ginnastica ipopressiva puo' essere utile nei casi più lievi di diastasi per alleviare i sintomi associati ma non è mai sufficiente per una risoluzione completa del problema. L’unica terapia risolutiva e definitiva è rappresentata dalla chirurgia.

Per lungo tempo la diastasi, poichè considerata una problematica esclusivamente estetica, è stata ampiamente trattata dai chirurghi plastici mediante l’addominoplastica la quale prevede una lunga incisione orizzontale da fianco a fianco sulla parete addominale, che comporta una lunga guarigione e un importante dolore post-operatorio. L’addominoplastica mantiene le sue indicazioni nei pazienti con grembiule adiposo ben rappresentato. Ma nei casi in cui non vi siano addomi penduli o pelle in eccesso l’addominoplastica è un intervento inutilmente rischioso e invasivo ad alto rischio di complicanze.
Ad oggi esistono numerose tecniche di chirurgia generale che attraverso un approccio mini-invasivo laparoscopico o robotico riparano la diastasi, plicando tra loro i due muscoli retti e posizionando una rete a rinforzo .
Tali tecniche mini-invasive riducono notevolmente i tempi di ricovero, rendono più rapida la ripresa post-operatoria e consentono una pronta risoluzione dei sintomi funzionali (mal di schiena, incontinenza, etc) in associazione ad un netto miglioramento estetico.
La parete addominale non è semplicemente una scatola che contiene i muscoli addominali semmai una scatola magica che ha precise e importanti funzioni.
La chirurgia della diastasi dei retti ristabilisce le condizioni necessarie al ripristino di tutte queste funzioni. E' di fondamentale importanza associare alla chirurgia un percorso di fisioterapia che con esercizi ipopressivi e posturali prepari i muscoli addominali prima e dopo l'intervento.