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“L’Italia silenziosa” prende voce a Orsara di Puglia: la Sedicesima Adunanza della Carta di Calenella ac

2025-06-30 08:04

Viola Nigro

Attualità,

“L’Italia silenziosa” prende voce a Orsara di Puglia: la Sedicesima Adunanza della Carta di Calenella accende i riflettori sulle aree interne

“L’Italia silenziosa” prende voce a Orsara di Puglia: la Sedicesima Adunanza della Carta di Calenella accende i riflettori sulle aree interne    di Vi

 

 

 

“L’Italia silenziosa” prende voce a Orsara di Puglia: la Sedicesima Adunanza della Carta di Calenella accende i riflettori sulle aree interne

 

 

 

di Viola Nigro
 

C’è un’Italia che non fa rumore, che lavora, che resiste. È l’Italia delle aree interne, la dorsale appenninica che attraversa il Paese come una colonna vertebrale di storia, biodiversità, agricoltura, paesaggi e umanità. Un’Italia troppo spesso raccontata solo attraverso le lenti della marginalità e dello spopolamento, ma che oggi, con determinazione, rivendica il proprio ruolo strategico nel futuro del Paese.

È questa l’anima che ha animato la Sedicesima Adunanza della Carta di Calenella, tenutasi domenica 25 maggio nell’aula consiliare del Comune di Orsara di Puglia, a partire dalle ore 10. L’evento, dal titolo evocativo “Le aree interne: risorse e valori dell’Italia silenziosa”, ha riunito ben 24 relatori tra giornalisti, sindaci, scrittrici, medici, economisti, storici e accademici in una giornata intensa e corale di riflessione, confronto e proposta.

Una rete che unisce territori e visioni

L’incontro ha rappresentato un momento di convergenza nazionale: oltre ai Monti Dauni e al Gargano, sono stati rappresentati territori dell’Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria. Diversità geografiche ma unità di visione, perché ovunque, in queste terre apparentemente ai margini, si custodiscono valori profondi, risorse preziose e un capitale umano che merita ascolto e strategia.

Saluti, introduzioni e prime voci

A dare il via alla giornata sono stati i saluti istituzionali di Mario Simonelli, sindaco di Orsara di Puglia, e di Lino Marchese, presidente dei comuni dell’Area Interna Monti Dauni.
A seguire, Nello Biscotti ha introdotto i valori, i principi e gli obiettivi della Carta di Calenella, con la partecipazione dell’editore Andrea Pacilli, da sempre promotore di cultura e territorio.
Il giornalista Saverio Serlenga ha moderato la sessione mattutina, che ha avuto il suo momento culminante nella Lectio Magistralis del professor Giuseppe Bettoni, docente dell’Università di Roma Unitelma-Sapienza, dedicata alla geografia sociale delle aree interne e alla loro capacità di generare sviluppo inclusivo.

 

Tra gli altri interventi della mattina:

  • Pasquale Marziliano, Università Mediterranea di Reggio Calabria
  • Domenico Potenza, Università D’Annunzio di Chieti-Pescara
  • Michele Eugenio Di Carlo, Società di Storia Patria per la Puglia
  • Teresa Maria Rauzino, presidente della sezione garganica della Società di Storia Patria
  • Nicola Tramonte, architetto
  • Gianfilippo Mignogna, già sindaco di Biccari, esperto di politiche per le aree interne
  • Giuseppe Trincucci, presidente della sezione Lucera e Monti Dauni della Società di Storia Patria


 Nel pomeriggio, i lavori sono ripresi con l’intervento di Claudia Zilletti, dottore di ricerca in Anglistica, e sono proseguiti con una nutrita e appassionata serie di testimonianze e analisi:

  • Rosanna Santoro, poetessa e scrittrice
  • Natia Merlino, bibliotecaria e filologa
  • Luisa Marchi, professoressa ordinaria di Topografia dell’Italia Antica
  • Grazia Savino, archeologa dell’Università di Foggia
  • Francesco Apruzzese, medico
  • Nicola Di Bari, economista
  • Giuseppe Soccio, ex dirigente scolastico
  • Matteo Coco, presidente del Centro di Documentazione sull’Emigrazione in Capitanata
  • Peppe Zullo, chef e ambasciatore della cucina pugliese nel mondo
  • Piero Paciello, direttore del quotidiano L’Attacco

 

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Quella di Orsara di Puglia non è stata una semplice conferenza, ma un vero e proprio atto di fiducia e responsabilità collettiva.
Una chiamata all’ascolto e all’azione, capace di dare voce a quell’Italia silenziosa che non si arrende al declino, ma costruisce futuro con competenza, amore per i luoghi e fiducia nella propria gente.

Il filo conduttore emerso da ogni intervento è stato chiaro: le aree interne non sono un problema, ma una risorsa. Non vanno assistite, ma valorizzate. Non vanno salvate, ma messe al centro di politiche lungimiranti.

L’Adunanza della Carta di Calenella ha restituito visione, consapevolezza e orgoglio. È stata un invito concreto a mettere a sistema le risorse ambientali, agroalimentari, storiche e sociali che attraversano l’Italia dell’interno, per costruire insieme un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare tradizione e innovazione.

Orsara di Puglia si conferma così crocevia di pensieri e pratiche, luogo d’incontro tra chi studia e chi vive il territorio ogni giorno. E questa Italia silenziosa, fatta di ascolto, competenza e visione, ha dimostrato – ancora una volta – che il futuro è anche e soprattutto qui, dove le radici sono profonde e la voce, finalmente, si fa sentire.