Il Coraggio di Esserci: Orsara di Puglia e Bovino inaugurano il loro Centro Antiviolenza.
Anche i piccoli paesi, come Orsara di Puglia e Bovino, possono compiere grandi gesti di civiltà. E non è affatto scontato. L’apertura di un Centro Antiviolenza (CAV) in un contesto così raccolto rappresenta non solo un importante potenziamento dell’offerta dei servizi sociali, ma anche un passo avanti nella crescita culturale e nella consapevolezza collettiva.
Nei piccoli centri del Meridione, dove spesso il patriarcato è ancora profondamente radicato nella vita quotidiana, parlare di violenza di genere è difficile, quasi scomodo. Qui, le dinamiche familiari, le pressioni sociali e il controllo sociale esercitato dalla comunità possono rendere l’accesso all’aiuto quasi impossibile per molte donne. Il silenzio, la vergogna, la paura del giudizio e il senso di colpa si amplificano in luoghi dove “tutti sanno tutto” e l’intimità viene spesso violata dallo sguardo altrui.
Per questo, vedere nascere uno sportello antiviolenza a Orsara di Puglia e a Bovino, è un segnale fortissimo: significa rompere il muro dell’omertà, restituire spazio alla parola delle donne, offrire una possibilità concreta di ascolto, protezione e rinascita. Significa sfidare il patriarcato sul suo terreno più resistente, e cominciare, un passo alla volta, a cambiarlo.
Lo sportello è stato fortemente voluto dalle Amministrazioni Comunali ed è gestito dalla Cooperativa Sociale Filo di Arianna fondata nel 1999, che nasce dall’iniziativa di un gruppo di operatrici con esperienza nell’accoglienza e nel sostegno a donne vittime di violenza, abusi, maltrattamenti. È referente del numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 e partecipa attivamente alla Task Force permanente antiviolenza e al Tavolo di coordinamento della rete territoriale antiviolenza.
Attualmente gestisce i Centri Antiviolenza degli Ambiti Territoriali di Lucera, San Severo, Vico del Gargano e Troia, attraverso una rete capillare di 16 sportelli di ascolto, con una presenza operativa anche nei comuni di Foggia e Cerignola. A San Severo, coordina inoltre la "La Casa di Roberta", un luogo di protezione e avvio all’autonomia per le donne fuoriuscite da situazioni di violenza.
Il Filo di Arianna offre alle donne spazi sicuri in cui sentirsi accolte, ascoltate e libere di scegliere.
Promuove l’empowerment femminile, l’autodeterminazione e l’educazione alla parità di genere, contrastando attivamente la violenza, la discriminazione e il linguaggio d’odio.
Attraverso interventi culturali e formativi nei contesti scolastici e sociali, lavora per abbattere gli stereotipi e costruire una società più giusta, inclusiva e rispettosa delle differenze.
Ho incontrato ad Orsara di Puglia, in occasione dell’inaugurazione del CAV, Barbara Patetta, presidente della Cooperativa Sociale Il Filo di Arianna,
Siete arrivati da poco sul territorio. Come è stata l’accoglienza?
Siamo arrivati qui nell’ambito il primo ottobre, abbiamo trovato grande disponibilità da parte di tutti gli amministratori ad accogliere l’attività del centro antiviolenza. Lo sportello è di recente apertura e rappresenta per noi un presidio importante sul territorio. Sarà operativo una volta ogni 15 giorni, ma questo non significa che le donne che avranno bisogno di aiuto dovranno aspettare due settimane: abbiamo un numero sempre attivo, che risponderà direttamente la nostra coordinatrice, la dottoressa Elisabetta Castriota, anche vicepresidente della cooperativa Filo d’Arianna.
In caso di urgenza, come una richiesta di protezione, ci attiveremo immediatamente. Altrimenti, valutiamo ogni situazione caso per caso, offrendo il supporto necessario.
Quando una donna arriva allo sportello, chi trova e cosa può aspettarsi?
Troverà un’operatrice qualificata. Ci teniamo a sottolineare che per lavorare in un centro antiviolenza è necessaria una formazione specifica: non ci si improvvisa. Le donne troveranno servizi totalmente gratuiti: supporto psicologico, assistenza legale e, in alcuni casi, anche un aiuto economico. L’obiettivo è sempre quello di accompagnarle fuori dalla spirale della violenza.
Le denunce arrivano? Cosa raccontano?
Sì, le denunce arrivano. Purtroppo, notiamo che l’età delle vittime si sta abbassando sempre di più, un dato che ci preoccupa e ci spinge a intensificare il nostro lavoro nelle scuole.
Crediamo fermamente che l’educazione sia la chiave per prevenire la violenza. Per questo motivo non ci limitiamo a fare interventi spot di un paio d’ore: restiamo all’interno delle scuole per almeno tre giorni. Questo ci permette di creare un clima di fiducia. I ragazzi si aprono e raccontano cosa succede anche dentro casa.
Quindi non solo aiuto, ma anche prevenzione e sensibilizzazione.
Assolutamente. Quella che facciamo è un’attività che porta attenzione vera. Educare e sensibilizzare è fondamentale. Il senso di vergogna che spesso si vive in piccoli centri è una barriera che dobbiamo abbattere: venire al centro antiviolenza non deve essere motivo di vergogna, ma l’inizio di una nuova vita.
Che tipo di storie vi siete trovati ad affrontare sul territorio?
Abbiamo affrontato di tutto: casi di femminicidio, violenze estreme, ma anche storie di rinascita e riscatto. E questo è il nostro obiettivo: vedere le donne rinascere. Posso dire con certezza che molte ce la fanno. È questo il messaggio che vogliamo lasciare: dalla violenza si può uscire.
Quali sono i prossimi sviluppi per l’apertura degli sportelli?
Da qui a giugno apriremo altri sportelli. Abbiamo inaugurato lo sportello a Biccari, ma si tratta di un altro ambito territoriale. Qui il progetto rientra nella misura “Sportelli” della Regione Puglia, mentre quello di Orsara, Bovino, ecc, fa parte del programma antiviolenza regionale. Ogni anno la Regione Puglia finanzia queste iniziative, ma servono tempo e organizzazione, specialmente per ottenere autorizzazioni e coordinarsi con le amministrazioni locali.
Desidero ringraziare la Presidente Barbara Patetta e rinnovare i complimenti alla Cooperativa Il Filo di Arianna per il prezioso lavoro svolto, così come alle Amministrazione Comunali di Orsara di Puglia, Bovino e tutti i comuni aderenti per aver promosso questa meravigliosa iniziativa.